Capofila
CAPOFILA
Universita` Cattolica del Sacro Cuore
Partners Effettivi
- Cantina Sociale di Vicobarone Societa` Cooperativa Agricola
- Azienda vitivinicola Villa Rosa di Illari Andrea e C. SS Societa` Agricola
- Azienda Vitivinicola “I Salici” di Gazzola Claudio
- Tenuta Pernice Societa` Agricola
- Centoform Srl
Localizzazione geografica
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
Livello NUTS3 (provincia) Piacenza ITH51
Durata del progetto
DURATA DEL PROGETTO
27/04/2020 – 27/10/2022
Descrizione del progetto
Il progetto RESIL-VIGNA, coordinato dal prof. Stefano Poni, ha l’obbiettivo di mettere a disposizione e “dimostrare” alle aziende viticole dell’areale dei “Colli Piacentini” che, rispetto agli standard di gestione aziendale, e` possibile utilizzare pratiche, gia` disponibili, in grado di aumentare notevolmente la “resilienza” del vigneto alla carenza idrica, effetto conclamato del cambiamento climatico, e quindi tali da consentire all’impianto di superare momenti critici senza dovere ricorrere ad input irrigui esogeni.
In particolare, il progetto mira a:
i) Valorizzazione di nuovi portinnesti della serie M, per i quali e` stata recentemente acclarata una maggiore tolleranza alle condizioni di scarsa disponibilita` come fattore di resilienza naturale e permanente nei confronti di fenomeni transitori di stress idrico.
ii) Impiego e valorizzazione della tecnica di inerbimento temporaneo autunno-primaverile utile a: i) migliorare struttura e dotazione in sostanza organica del suolo con relativo effetto positivo sulla capacita` di invaso primaverile; ii) produrre una biomassa primaverile sufficiente per realizzare, con lo sfalcio, un’eventuale pacciamatura naturale sotto la fila usando una macchina trincia-andanatrice; iii) realizzare condizioni di copertura del suolo invernale e primaverile tali da limitare l’inoculo di forme svernanti di patogeni nel terreno (es. oospore di Plasmopara viticola sulla lettiera).
iii) Promozione dell’impiego del caolino, argilla bianca inerte a bassissimo costo in grado di preservare la funzionalita` fogliare in condizioni di stress severi di tipo idrico e/o termico. Inoltre, il prodotto e` particolarmente efficace per la prevenzione delle scottature sui grappoli.
iv) Avvio delle aziende ad una gestione piu` tecnologica e informatizzata nella valutazione della delicata fase di “raggiungimento” di un reale livello di stress idrico.
v) Trasferimento su larga scala delle innovazioni messe a punto.
I principali risultati attesi sono:
- Caratterizzazione, del comportamento agronomico del vitigno Barbera innestato su due nuovi portinnesti (M2 e M4), dotati di acclarata tolleranza alla carenza idrica, in raffronto a due portinnesti tradizionali di riferimento (110 Richter e K5BB).
- Validazione agronomica, dimostrazione ed erogazione di linee guida per un utilizzo mirato e flessibile della tecnica di inerbimento temporaneo autunno-primaverile valutato sempre e comunque in associazione ad uno standard aziendale di gestione del suolo e in rapporto ad almeno due di tre possibili modalita` di terminazione del cotico: interramento (o sovescio), trinciatura con mantenimento “in situ” del trinciato e schiacciamento senza sfalcio.
- Validazione agronomica, dimostrazione ed erogazione di linee guida per l’utilizzo in vigneto di trattamenti a base di caolino. Le linee guida distingueranno una situazione di vigneto con adeguata disponibilita` idrica oppure in condizioni di stress idrico severo.
- Dimostrazione e addestramento all’utilizzo di tecniche ICT di monitoraggio ambientale relative sia alla sfera suolo sia alla sfera chioma per un approccio piu` corretto e razionale alla diagnosi di effettivo stress idrico.
- Il quadro complessivo dei risultati, utile a definire una strategia complessiva di resilienza del vigneto alla risorsa idrica, dovra` essere funzionale ad un mantenimento della coltura della vite anche nei contrafforti collinari piu` esposti alla problematica della carenza di acqua. E` noto che il fenomeno di abbandono determina un peggioramento dello status idro-geologico del territorio oltre che una diminuzione della coesione sociale.
Ulteriori risultati attesi, collegati al “Piano divulgazione, di trasferimento dei risultati e implementazione della rete PEI” e alla “Formazione”, sono:
- Connessione diretta con i viticoltori locali e quelli interessati da problematiche simili attraverso il loro coinvolgimento in iniziative di partecipazione fisica e supporti informatici (video, tutorial, articoli su riviste online, etc.);
- Trasferimento del know-how a viticoltori stranieri e altri attori della Rete PEI.
UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE è beneficiaria di un contributo nell’ambito del REG. (UE) N. 1305/2013 – PSR 2014/2020 – MISURA 16 – Tipo di operazione 16.1.01 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttivita` e sostenibilita` dell’agricoltura” – FA 4B, per un importo pari a € 274.098,21.